Vivere Morolo

Morolo è un grazioso borgo posto sulle pendici dei Monti Lepini quasi a sentinella della valle nella quale oggi passa l’Autostrada del Sole e da tempo immemorabile sono passate le genti, gli eserciti, i traffici commerciali da Roma e per Roma.

Essa vanta radici storiche molto lontane, quando il territorio era abitato e difeso dal popolo dei Volsci. Essi avevano eretto le torri e le mura difensive a ridosso del fiume Sacco che li proteggeva dagli attacchi che provenissero dalla valle e erano sicuri alle spalle perché protette dalla montagna.

Acque calde e fredde che sgorgavano dal terreno hanno poi consigliato, in epoca romana, di realizzare ville e residenze di raro splendore che ancora oggi si possono rimirare grazie agli scavi realizzati nel territorio. Una di queste si trova nell’ambito del contiguo comune di Supino.

Ma la storia di Morolo è lunga, si intreccia con quella dei papi e con quella di grandi famiglie nobiliari come i Colonna, che proprio qui hanno avuto in possesso il Castello dei Meroli di cui restano restano tracce evidenti, dopo costruzioni e devastazioni sviluppatesi nel corso degli anni, dal 1200 in avanti.

Morolo dà anche i natali a personaggi e artisti illustri. Ernesto Biondi, l’artista scultore, pittore, nasce proprio qui, il 30 gennaio del 1854, viene insignito della Legion d’onore nel 1900 per l’opera I Saturnali e prima di morire nel 1917 si fa apprezzare per diverse opere prestigiose.

La sua collocazione geografica in posizione strategica rispetto alle direttrici di mobilità e trasporti al centro tra il Lazio, la Campania, il Molise, l’Abruzzo, hanno reso l’intera vallata che Morolo condivide con Sgurgola, Supino e Patrica, degli stessi Monti Lepini, e con Ferentino, più a nord, una importante area per la localizzazione di numerosi insediamenti produttivi, finanziati con la Cassa del mezzogiorno.

Alcune aziende non hanno avuto il necessario rispetto per l’ambiente e il fiume Sacco ne è stato certamente penalizzato, ma un imponente piano di recupero ben orchestrato tra le diverse istituzioni recupererà i danni arrecati e riporterà in buona salute questo importante corso d’acqua.

Frattanto Morolo guarda avanti, guarda alla montagna che è una risorsa da proteggere e anche da valorizzare e utilizzare appieno, continua a rispettare la sua vocazione culturale e si attrezza per diventare un centro di riferimento a livello nazionale per la promozione e lo sviluppo della cultura del territorio e dell’ambiente.

Il suo auditorium ampio e moderno realizzato in un centro polifunzionale assieme alla Biblioteca e alla Scuola ha già ospitato importanti convegni regionali e nazionali. Tra questi si annovera: il Convegno sull’Ambiente che ha poi dato l’avvio ad un programma di coinvolgimento dei cittadini di tutti e quattro comuni dei Monti Lepini, operato con l’attivazione del Bilancio Partecipativo, il Convegno sul nuovo modello di organizzazione territoriale che è alla base della strutturazione delle associazioni di comuni in buona parte del Lazio.

La sua biblioteca possiede 10 mila volumi ed è iscritta nell’Associazione Intercomunale BibliotecheValle del Sacco .

Nel centro ospita una sede locale dell’Istituto di Ricerca sulla Formazione Intervento con cui ha stipulato un protocollo d’intesa che consente di realizzare e conservare importanti studi e ricerche condotte con la metodologia della formazione-intervento sia sul territorio del frusinate che nelle università di Roma e di Cassino.

Torna su